Mutualismo femminista – parole e pratiche contro la reazione patriarcale

Dal 29 al 31 marzo a Verona si terrà il "Congresso mondiale delle famiglie", annuale appuntamento dei settori più reazionari e di destra del mondo "antiabortista". Un appuntamento che si svolge per la prima volta in Italia grazie alla mefitica atmosfera resa possibile dalla presenza del governo giallobruno, esponenti del quale saranno presenti alle varie giornate del consesso veronese. La rete Non una di meno organizza tre giornate Transfemministe per contestare l'appuntamento e riallacciare i fili, le ragioni e i contenuti di una politica contro ogni discriminazione. Sabato pomeriggio è organizzata una manifestazione, di cui potete trovare qui tutti i dettagli Pubblichiamo un contributo che verrà anche letto durante il corteo di sabato pomeriggio, al quale speriemo di trovarci in tante e tanti (redaz.)

di  Zoe Roncalli – Ri-Make/Fuorimercato Milano

Nel costruire sia NUDM che la rete FuoriMercato, luoghi attraversati da donne, da migranti, da soggettività LGBTQIA*, da precarx si vede con chiarezza come le oppressioni agiscano su tutte queste soggettività e quello che ci chiediamo noi è proprio come trovare una risposta comune, capace di tenere insieme tutto questo. NUDM è un movimento intersezionale così come lo è il nostro mutualismo, che pratichiamo in spazi in tutta Italia e nelle assemblee cittadine di NUDM.

La Vodka Kollontaj, vodka antisessista nata dalla RiMaflow e dal Comitato Kollontaj. La RiMaflow è una fabbrica recuperata dalle lavoratrici e dai lavoratori licenziati a causa della chiusura della stessa, dentro si sviluppano varie esperienze lavorative autogestite ed aperta a chiunque abbia bisogno di uno spazio per costruire il proprio progetto lavorativo.
Il comitato Kollontaj prende il nome da Alexandra Kollontaj, prima ministra del governo bolsceivo dopo la rivoluzione del 1917, prima a ricoprire questo ruolo nella storia era una donna femminista e battagliera sotto la cui guida si è arrivatx allo sconvolgimento della legislazione patriarcale russa, facendo sì che venissero ottenuti tutti quei diritti che oggi, proprio in questa città, si discute di negare.
La vodka nata dall'incontro tra RiMaflow e comitato Kollontaj serve per pagare un pezzo degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori della fabbrica recuperata, per fare campagna contro l'uso dell'alcol come giustificazione per le violenze e per finanziare la creazione di un caffè letterario nello spazio Bread and Roses a Bari, dove lavoreranno donne e soggettività LGBTQIA* per creare un percorso di autonomia economica che permetta loro di uscire dalla violenza, che sia domestica o sul luogo di lavoro.

A Milano abbiamo costruito la Casa dello Sciopero nello spazio RiMake mettendo al centro l'intera vita di tutte le persone che partecipavano, questo ha voluto dire pranzi popolari prima degli incontri e spazi bimbi durante, ma ha anche voluto dire mettere al centro le paure sulla situazione lavorativa e pensare alla risposta sindacale come una risposta che deve essere collettiva, in cui nessunx viene lasciatx indietro.

Il mutualismo femminista ci permette di costruire oggi degli esempi di quello che vogliamo fare domani, lo abbiamo fatto come NUDM in piazza per tutto l’8M, una piazza che è stata riempita dalla cura socializzata, dalla capacità di rimettere al centro i nostri bisogni e i nostri desideri e per una giornata toccare con mano quella che è la vita vogliamo, abbiamo scioperato per vivere e vissuto grazie alla solidarietà.
Questo, però, non vogliamo che succeda solo l'8M, vogliamo che sia la realtà di ogni singolo giorno della nostra vita e ripartiamo dal basso per costruire questa realtà.
Il mutualismo permette di fare questo, di ripartire dal basso, di ripartire da noi, e lo fa in tutto il mondo.
La costruzione di progetti che portano all'autonomia economica con lavori autogestiti e dignitosi,senza gerarchie nè padroni, permette di pensare a un modo per uscire dalla violenza oggi, senza doverci continuamente sottoporre allo sfruttamento per scappare dalla violenza di genere e da quella razziale.
Il mutualismo ha come scopo primo quello di costruire solidarietà per, solidarietà per e tra le soggettività oppresse, una solidarietà che parte dalla convinzione profonda che la via per uscire da un sistema violento la costruiamo tuttx insieme e quindi diventa solidarietà contro chi agisce qualsiasi forma di violenza.
Il mutualismo ci permette di dare vita a un movimento veramente intersezionale perchè permette a tutte e tutti di avere i mezzi, il tempo e la forza per lottare. 

La famiglia che propagandano al congresso è quella basata sullo sfruttamento e la violenza sulle donne, ed è a partire dalla stesso donne sfruttate che vogliamo costruire concrete forme alternative, cooperative e solidali, di costruire e riprodurre società.
Lo conosciamo bene quel tipo di famiglia, è tra le prime cause dell’oppressione che viviamo e sappiamo che solo noi ce ne possiamo liberare, ma solo noi non vuol dire da sole, anzi.
Alla famiglia nucleare, chiusa nell'idea che “i panni sporchi si lavano in casa” e che viene utilizzata per sfruttare il lavoro di cura gratuito o sottopagato imposto alle donne contrapponiamo la cura socializzata, perché insieme possiamo e vogliamo riprodurre una società che ci renda liberx e felici. 

Attraverso il mutualismo mettiamo in pratica la riproduzione come la vogliamo, in primo piano, sempre prima del profitto, socializzata e capace di restituirci spazi di vita felice invece che di essere un lavoro imposto e sfiancante
Ai pranzi in famiglia la domenica, spesso fatti di costrizioni e litigi, sostituiamo i pranzi popolari, alla cura dei bambinx in solitudine quella collettiva, alla cura emotiva delle donne nei confronti degli uomini quella di tuttx nei confronti di tuttx, perché il dolore e la paura, così come la gioia, li vogliamo vivere insieme.
Essere una soggettività oppressa vuol dire essere privata di qualcosa, e quel qualcosa ce lo vogliamo riprendere insieme. Per riprenderci tutto quello che ci spetta ripartiamo dalla solidarietà, la solidarietà per chi, come noi, è oppressx e la solidarietà contro chi ci opprime.
Per riprenderci quel che ci spetta dobbiamo andare contro, e quindi la solidarietà che costruiamo tra noi la usiamo per distruggere la società esistente e per crearne una nuova

 

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