Terra, agro-ecologia e libertà

Il tema centrale della plenaria del 3 Settembre 2021 e' lo strumento della garanzia partecipata - strumento sviluppato in seno al movimento agroecologico per la costruzione e autogestione di filiere e reti agricole popolari, solidari, partecipate e sostenibili.

Partendo da un confronto con esperienze italiane di produzione, distribuzione, fruizione alternativa che hanno sperimentato questo strumento nel corso degli scorsi anni, sviluppandolo in varie forme, e rendendolo strumento centrale delle proprie lotte per la terra, l'agroecologia e la liberta', vogliamo affrontare il tema di come possa strutturarsi in sistema di garanzia partecipata Fuorimercato.

Sebbene il processo di costruzione di una “garanzia fuori mercato” sia in corso e in divenire ogni produzione fuori mercato nei fatti è espressione di storie di lotte ed emancipazione collettive fondate sui principi:

  1. co-progettazione che si declina in co-produzioni, listino nazionale, costruzione condivisa del prezzo e della distribuzione;
  2. mutualismo interno che si declina con  vari strumenti come il pre-acquisto, le co-produzioni e in generale con il sostegno reciproco lungo le filiere;
  3. mutualismo esterno che si declina nel sostegno a percorsi di lotta in difesa dei territori o di rivendicazioni di soggetti sfruttati.

Di seguito l'intervento di Laura Simoni sul sistema di Garanzia Partecipata dell'associazione Campi Aperti con cui ci confrontiamo nel processo di formazione e scrittura di quella Fuori Mercato a cura dei gruppi agroecologia ed economia.

 

Cos’è Campi Aperti

L’Associazione Campi Aperti per la Sovranità Alimentare, organizza e gestisce a Bologna sette mercati cittadini per la vendita diretta dal produttore al consumatore. Il movimento, nato alla fine degli anni Novanta sulla spinta di pochi contadini che sperimentarono il primo mercato al centro sociale XM24, conta ad oggi circa 150 soci produttori, tra aziende agricole biologiche (certificate e non), trasformatori e realtà informali.

I suoi principali scopi sono i seguenti:

  • Costruire un’economia di relazione, da preferire all’economia di mercato perché consente di stabilire forme di solidarietà concreta tra consumatori e produttori, accomunati dal perseguimento di obiettivi comuni, quali l’ambiente, la dignità del lavoro e non ultima la salute, sia di chi lavora la terra e sia di chi si nutre dei suoi frutti.
  • Creare nuove relazioni tra produttori e consumatori per favorire il rafforzamento delle Reti di Economia Solidale e stimolare la realizzazione di un vero e proprio Distretto di Economia Solidale.

Per raggiungere tali obiettivi CA basa le proprie politiche sui seguenti principi:

  • Prediligere una filiera corta, riconosciuta come scelta strategica per favorire l’economia locale e preservare colture e culture locali.
  • Costruire luoghi per la vendita diretta dal produttore al consumatore, per valorizzare il ruolo di presidio ambientale del territorio dei produttori locali, consentire il contenimento dei prezzi dei prodotti alimentari, nonché il controllo e la conoscenza tra consumatori e produttori.
  • Riconoscere l’agricoltura biologica/biodinamica come la sola tecnica di produzione agricola che preserva l’ambiente e la salute di chi lavora e di chi consuma i prodotti della terra.
  • In Campi Aperti si vendono esclusivamente prodotti propri: 100% BIO e 100% TUO
  • L’equità e la trasparenza del prezzo sono ricercati come elemento del rapporto di solidarietà instaurato tra produttori e consumatori.
  • Sostenere i cosiddetti prodotti GenuiniClandestini e la relativa Campagna per la libera trasformazione dei prodotti contadini.

Per fare in modo che tutti i soci, sia produttori che consumatori siano pienamente coinvolti nella selezione e nel controllo dei componenti dell’associazione, CampiAperti ha scelto di abbracciare il Sistema della Garanzia Partecipata.

 

Cos’è il Sistema di Garanzia Partecipata: dalla conoscenza alla fiducia

Il Sistema di GP è una vera e propria forma di certificazione alternativa a quelle usuali degli enti e organismi autorizzati per il controllo delle produzioni biologiche.

Si presenta come uno strumento efficace specialmente nelle pratiche di filiera corta, dove produttori e consumatori interagiscono sulla base di rapporti di fiducia, come ad esempio nei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Quando infatti produttori agricoli e consumatori si relazionano in modo solidale, cooperando ad un interesse collettivo come ad esempio quello di favorire forme di produzione locali, sostenibili e di qualità, si generano appunto forme di “garanzia partecipata” in cui tutti i componenti, chi produce e chi acquista e consuma, sono parte attiva del processo.

In CampiAperti questa stretta relazione tra le due parti in causa è ancor più rimarcata dalla scelta linguistica di chiamare gli utenti dei propri mercati, non “acquirenti” o “consumatori”, bensì “co-produttori”. E’ quindi il binomio “produttore” e “co-produttore” che si mette in gioco per supportare le reciproche scelte etiche (di produzione e di consumo) e cooperare per la creazione, il mantenimento e l’integrità dell’intera Rete di Economia Solidale.

Per questa ragione, la visita ai nuovi produttori che chiedono di far parte dell’associazione e la vendita nei mercati di CA, ed anche eventuali controlli ad aziende già presenti, sono svolti da un gruppo aperto a tutti i soci, produttori e co-produttori. 

Per avere un riscontro qualitativo del nuovo prodotto e dell’intero processo produttivo, è necessario che tra i componenti del gruppo che effettuerà la visita di GP sia presente almeno un “esperto”, cioè un produttore della stesse tipologia di produzione dell’azienda da visitare. Durante la visita viene infatti approfondita la conoscenza delle tecniche produttive, le competenze personali e, in caso di presenza di lavoratori salariati, la correttezza del rapporto di lavoro.

Dall’altro lato è raccomandato a chi effettua la visita di tenere a mente anche il “fattore umano”.  Ai soci entranti viene infatti richiesta la partecipazione attiva alla vita dell’associazione in tutte le sue forme assembleari. Quindi, oltre agli aspetti strettamente tecnici, occorrerà considerare se le motivazioni dietro al progetto agricolo proposto siano in sintonia con la carta dei principi di Campi Aperti e il regolamento dei mercati. L’aspetto emotivo del nuovo produttore è una componente fondamentale a cui dare ascolto e da valutare in una visita iniziale di garanzia partecipata per capirne “i veri scopi profondi” (politici, ambientali ecc.); per capirne il “vissuto” anziché effettuare solo un mero “controllo tecnico”.

Questa forma di “controllo reciproco” della produzione non si limita alla visita iniziale, ma continua sui banchi del mercato.

In ogni mercato di CA c’è infatti almeno un referente di GP, a cui i co-produttori (o anche gli altri produttori) possono rivolgersi per chiarire dubbi o segnalare eventuali prodotti non conformi presenti sui banchi. Segnalazione che si può notificare anche direttamente dal sito di CA e di cui si farà carico durante appositi incontri il gruppo allargato di Garanzia Partecipata.

La tutela reciproca di produttori e co-produttori è comunque garantita da un meccanismo trasparente, aperto e dialogico che ha come finalità quella di sciogliere incomprensioni facendo proprio un principio fondamentale: solamente una conoscenza reciproca profonda e diretta tra produttori e co-produttori porta a quella fiducia indispensabile affinché ogni attore in campo si supporti in maniera solidale.

Queste note sintetiche si basano sull’ultima versione dei regolamenti associativi, dei mercati e dei documenti e vademecum utili alla messa in pratica del metodo di GP. Documenti approvati dall’assemblea di CA recentemente (nel luglio del 2019) ma che sono il frutto di numerose discussioni, e altrettanti rimaneggiamenti durati anni. L’operazione di continua messa in discussione e tentativo di perfezionamento dello strumento metodologico di GP si è reso necessario in una realtà associativa che ha vissuto in pochi anni una crescita notevole e che ha quindi dovuto fronteggiare cambiamenti che rischiavano di mettere a dura prova i due pilastri su cui si fonda il sistema di GP adottato: appunto la conoscenza e la fiducia reciproche.

Gli obiettivi dello strumento di GP sono chiari. Come li si può raggiungere, invece, e quali regole e pratiche concrete seguire per raggiungerli fa parte di un percorso di autodeterminazione di tutti i cooperanti alla creazione di una Rete di Economia Solidale, siano essi produttori, co-produttori o - come nel caso di Fuori Mercato - distributori.

 

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