Chiantala è un progetto di lavoro contadino che ho iniziato a costruire fra il 2017-18, riprendendo a lavorare dei terreni tra Pachino e Portopalo.
L’idea nasce nel 2017 all’insegna del ritorno alla terra in cui sono nato e cresciuto. Una decisione frutto di scelte politiche non solo dal punto di vista agricolo, ma anche personale. Durante gli anni di studi universitari a Torino ho conosciuto e attivamente collaborato con le realtà degli spacci popolari autogestiti e dei gruppi di acquisto solidale, prendendo parte alle lotte locali contro il capolarato, per prezzi giusti, di critica alla GDO e alla privatizzazione della certificazione biologica.
Il mio intento è quello di mettere al primo posto il rispetto della terra, di chi la lavora e creare un rapporto produttore-consumatore basato sulla fiducia e sulla condivisione di questi stessi ideali.
Ad oggi la nostra produzione si basa principalmente sulla produzione ortive olio e mandorle.
Ad oggi una delle nostre produzioni alla quale siamo molto legati è quella del carciofo violetto.
Abbiamo in produzione due varietà di violetto, il Carciofo della Val di Noto ed un violetto ibrido.
La differenza fra i due è nella riproduzione che facciamo, il classico lo riproduciamo noi da ovoli, ogni anno a fine annata li tiriamo sul terreno, selezioniamo i migliori e poi li andiamo a rimettere a luglio invece i secondi li prendiamo direttamente in vivaio da piantine con panetto di terra.
La coltivazione è identica e a residuo zero sulla pianta e non vengono utilizzati insetticidi in convenzionale, la concimazione è a prevalenza con organo-minerali concessi in BIO.
Siamo in un terreno dove i cambiamenti climatici fanno sentire un peso davvero notevole nelle coltivazioni, quest'anno non abbiamo avuto quasi per niente piogge e questo ha fatto che si che le falde abbiano raggiunto concentrazioni di acqua salmastra davvero elevata.
Noi siamo già in un areale dove coltiviamo con acque fortemente salate, se poi non piove le infiltrazioni dal mare diventano sempre più gravose e rendono il tutto molto difficile da portare avanti.
Per questo motivo cerchiamo sempre di avere non solo un tipo di coltivazione ma variare con cultivar differenti cercando e selezionando quelle che meglio si stanno adattando al cambiamento climatico.