Il primo incontro internazionale dell’economia dei lavoratori e delle lavoratrici si è tenuto nel 2007 in Argentina. Quell’incontro ha riunito fabbriche recuperate e collettivi di lavoro, attivisti sociali e politici, sindacalisti e universitari. Da allora, questi incontri internazionali si tengono ogni due anni e costituiscono uno spazio di discussione e riflessione sulle sfide a cui i/le lavoratori/trici sono confrontati/e per difendere attraverso l’autogestione i loro mezzi di sussistenza dagli attacchi del capitalismo globalizzato. Dal 2014, vengono organizzati degli incontri regionali (Centro e Nord America, Sud America e Europa) tra le due edizioni mondiali.

Come dagli anni ’90 in America Latina, a partire dal 2008 l’occupazione e il recupero di fabbriche e imprese, di cui il capitale si è liberato, è stata una risposta appropriata e un atto di resistenza dei/delle lavoratori/trici anche nell’area euromediterranea. Questo è stato innanzitutto un modo di preservare i posti di lavoro, ma ugualmente, più a lungo termine, uno strumento di trasformazione sociale e di creazione di una nuova economia liberata dallo sfruttamento e orientata verso la soddisfazione dei bisogni sociali ed ecologici. A partire da questi recuperi, sono nate nuove modalità di produzione, come in Italia e in Grecia.

 

Perché un incontro dell’«economia dei lavoratori e delle lavoratrici» in Europa?

Il primo incontro europeo si è tenuto nel gennaio/febbraio 2014 nella fabbrica di lavorazione di tè ed infusi Fralib di Marsiglia (Francia) – all’epoca occupata, la fabbrica è stata poi recuperata dai/dalle lavoratori/trici e trasformata in cooperativa, SCOP-TI. Il secondo incontro, ridefinito euro-mediterraneo, si è svolto nell’ottobre 2016 nella fabbrica recuperata Vio.Me di Salonicco (Grecia). Hanno partecipato a questi incontri lavoratori e lavoratrici di fabbriche occupate o recuperate di Bosnia, Croazia, Italia, Francia, Grecia e Turchia. Hanno altresì preso parte mlitanti sindacali, ricercatori e attivisti che supportano l’autogestione operaia. Il terzo incontro euromediterraneo dell’economia dei lavoratori e delle lavoratrici si terrà in Italia, nella fabbrica recuperata RiMaflow, a Trezzano sul Naviglio nei pressi di Milano.

A febbraio 2013, la Maflow è stata occupata e trasformata in RiMaflow da lavoratrici e lavoratori desiderose/i di rilanciare una nuova attività produttiva e aperta al territorio. Alla ricerca di un’alternativa locale ma, contemporaneamente, su scala più globale i/le lavoratori/trici di RiMaflow sono stati attori/trici della creazione della rete nazionale Fuorimercato, che mette insieme produttori/trici di cibo che si oppongono tanto alla logica produttivista che allo sfruttamento dei/delle lavoratori/trici immigrati/e. La RiMaflow e Fuorimercato costituiscono dei laboratori di sperimentazioni sociali e di resistenza fondati su solidarietà, mutualismo, relazioni tra lavoratori/trici urbani/e e rurali e iniziative a carattere sociale ed ecologico. Forte di queste esperienze, il terzo incontro dell’economia dei/delle lavoratori/trici ha deciso di aprirsi ancora di più al mondo rurale e all’agroecologia.

 

L’importanza dell’economia dei lavoratori e delle lavoratrici oggi

Dall’Argentina al Brasile, dall’Italia alla Turchia e al Kurdistan, al di là delle differenze sociali e culturali, le fabbriche recuperate e i collettivi di lavoro costituiscono degli atti di resistenza alla svalorizzazione della forza lavoro e alla distruzione delle forze produttive, così come costituiscono una risposta alla disoccupazione e alla marginalizzazione. E, allo stesso tempo, esse danno corpo a un’altra economia, alternativa al modello capitalista di produzione: un’economia dei lavoratori e delle lavoratrici basata sull’autogesione e che mira alla difesa degli interessi di quanti vivono del proprio lavoro. Queste esperienze sono rappresentate da realtà di fabbriche recuperate, fattorie autogestite, cooperative e dalle lotte per l’autorganizzazione del lavoro e l’autogestione dell’economia.

Queste realtà pongono domande quali: cosa produciamo? come produciamo? per chi produciamo? Tramite processi orizzontali, la società intera può diventare parte attiva della produzione e della distribuzione della ricchezza. Così, la democrazia diretta, il controllo dei lavoratori, il controllo sociale e l’autogestione cessano di essere concetti astratti per diventare strumenti per ritrovare la dignità, per preservare i mezzi di sussistenza e per creare relazioni economiche e sociali differenti.


IL PROGRAMMA DELLE TRE GIORNATE

Proposte e integrazioni da parte delle realtà aderenti devono pervenire entro il 20 marzo prossimo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì 12
Dalle h. 9 – Accoglienza/visita a RiMaflow; h.11 Commissione/Gruppo organizzatore
12-13.30 – Pranzo
h.14 – Apertura dei lavori a cura di RiMaflow e della Rete Internazionale
h.15-17 – 1a Plenaria: Lavoratori e lavoratrici di tutti i paesi: autogestione e mutualismo conflittuale, sindacalismo a insediamento multiplo e solidarietà senza frontiere

h.18-20 WORKSHOP PARALLELI :
— Workshop 1 – Agroecologia, rapporto tra movimenti rurali e urbani
— Workshop 2 – La riproduzione sociale nelle esperienze autogestite e nel lavoro sindacale
— Workshop 3 – Recuperiamo il ‘pubblico’, come diritto necessario alla vita in direzione di un’economia ecofemminista (a cura di CGT, Spagna)
— Workshop 4 – Il lavoro e la razza: catene dello sfruttamento ed esperienze di solidarietà e mutuo soccorso
— Workshop 5 – Produzioni autogestite e autogestione della distribuzione

Dalle h. 20.30 – Cena, serata conviviale
h.22 – Commissione/Gruppo organizzatore

Sabato 13
h.8-9.30 – Colazione
h.10-12.30 – 2a Plenaria: Lavoro autogestito, imprese recuperate, fattorie autogestite e collettivi operai
h.13-14.30 – Pranzo
h.15-17 – WORKSHOP
Workshop 1 – Sindacalismo a insediamento multiplo e mutualismo conflittuale
Workshop 2 – Costruire un’economia ecologica e solidale (a cura di Metacooperative, Ungheria)
Workshop 3 – Pratiche di ricostruzione del Welfare dal basso (a cura di Commonfare)
Workshop 4 – Autonomia economica e percorsi di uscita dalla violenza di genere
Workshop 5 – Produzioni autogestite e autogestione della distribuzione

h.17.30-20 – 3a Plenaria: Agroecologia e lotta in difesa dell’ambiente, rapporto tra movimenti rurali e urbani
h.20.30 – Cena
Dalle 21.30 – Intrattenimento musicale con le Fanfare: Banda degli Ottoni a scoppio, FONC, Fanfare Invisible,…

Domenica 14
h.8-9.30 – Colazione
h.10-13 – 4a Plenaria:
h.10-11 – Report dei workshop
h.11-13 – Conclusioni e proposte
Pomeriggio (per gli interessati): visita a RiMaflow e alla Masseria di Cisliano (bene confiscato alla mafia)


Organizzazione e invito alla partecipazione

La rete euromediterranea delle imprese recuperate e cooperative, unitamente agli attivisti sindacali, politici e sociali organizza l’evento e il suo autofinanziamento.
Se l’oggetto principale dell’incontro riguarda il recupero dei mezzi di produzione e la loro gestione da parte dei lavoratori e delle lavoratrici, invitiamo anche tutte le esperienze che condividono questi temi di discussione, con particolare attenzione alle realtà del mondo rurale e alle reti di economia solidale e alternativa.
Invitiamo ugualmente i ricercatori e gli attivisti delle organizzazioni sindacali e sociali conflittuali, che sostengono i percorsi di controllo dal basso e di autogestione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Gli ambiti di discussione previsti sono
- le assemblee plenarie: spazi centrali dell’incontro, non si accavalleranno ad altre attività;
- i workshop: spazi di dibattito su temi specifici che si terranno in contemporanea tra loro.
Il Gruppo organizzatore coordinerà gli ambiti di lavoro in modo da favorire la più ampia partecipazione, raccogliendo proposte e indicazioni che saranno restituite nell’assemblea conclusiva.


Informazioni pratiche

Data e luogo: 12, 13 e 14 aprile 2019 a RiMaflow, via Boccaccio 1, Trezzano sul Naviglio, Milano.

Accesso e registrazione: questo incontro è gratuito e aperto a tutti e tutte.

La registrazione è obbligatoria e va effettuata inviando una mail entro il 31 marzo 2019 a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Traduzione: una traduzione simultanea delle sessioni plenarie sarà fatta in italiano, inglese, francese e spagnolo; mentre traduzioni in successione saranno effettuate nei workshop in base alle esigenze, contando sul supporto di traduttori volontari.

Alloggio: tutti/e i/le partecipanti che ne faranno richiesta saranno ospitati gratuitamente con sacco a pelo all’interno RiMaflow, con disponibilità di bagni e docce. Sono disponibili sistemazioni in camera in altre realtà della rete Fuorimercato limitrofe e presso le abitazioni di persone solidali con un contributo a offerta. Questi posti sono limitati e sarà data precedenza alle persone provenienti da altri Paesi e con maggiori disagi.
Prenotazioni alberghiere sono possibili direttamente presso le reti (es. www.booking.com e www.airbnb.it), ma la concomitanza con eventi fieristici limitano fortemente le possibilità di alloggio in tutto il milanese! Affrettarsi quindi nelle prenotazioni.

Cibo e bevande: pranzi e cene con cibi biologici a 3 euro (prezzo base, bevande escluse) sono preparati dalla cucina autogestita di RiMaflow Fuorimercato, mentre le colazioni del mattino saranno disponibili a offerta libera. Un bar sarà a disposizione durante le giornate.

Solidarietà: degli stand con i prodotti e le attività dei progetti solidali, locali e internazionali saranno installati per tutta la durata dell’evento. Per prenotare uno stand, inviate una breve presentazione della vostra organizzazione e dei vostri bisogni a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Contributi scritti: è possibile portare testi brevi – possibilmente tradotti nelle lingue principali – inerenti i temi in discussione, da collocare nei tavoli con i materiali dell’Incontro.


Informazioni e aggiornamenti:

www.rimaflow.it, www.fuorimercato.com


Il gruppo organizzativo internazionale è formato da:

  • Workerscontrol.net international project;
  • Argentina: Programa Facultad Abierta –UBA;
  • Bosnia: Workers’ University / Dita; Croazia: Organisation for Workers’ Initiative & Democratization;
  • Francia: Association pour l’Autogestion, Union syndicale Solidaires, Fédération Sud Éducation;
  • Grecia: Vio.Me Workers Coop & Solidarity Initiative, «Robin Wood» recuperated factory, Network of Athens Work Collectives;
  • Italia: RiMaflow, Officine Zero, Fuorimercato, Camilla-emporio autogestito, Sial-Cobas;
  • Spagna: Solidaridad Obrera, CGT, ICEA/ Economía Crítica, SOC/SAT Andalusia.
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