Fora Temer - di Joao Pedro Stedile, MST Brasile

Il golpe parlamentare/giudiziario/mediatico si è consumato dopo lunghe puntate di una telenovela di cui già si conosceva la conclusione, poichè la maggioranza degli attori aveva ricevuto in anticipo, per esercitarsi, quel preciso copione.

Il problema non era di DILMA, che si è sforzata perfino di adottare l'aggiustamento fiscale voluto dalla Borghesia e ha consegnato la politica economica alla banca Bradesco nel 2015. Non c'è stato crimine, alla fine anche il Signor Temer ha firmato decreti di pedalate fiscali e così 17 governatori, tra questi il relatore sr. Anastasia. Nessuno di loro è stato punito.

La farsa è stata così grande che non hanno avuto il coraggio di toglierle i diritti politici. Le hanno solo rubato il mandato.

La borghesia aveva soltanto bisogno di un governo totalmente suo, per potere realizzare il suo piano neoliberista e così recuperare i suoi profitti e la sua accumulazione di capitale, di fronte alla grave crisi economica che viviamo, qui in Brasile, in America Latina e in tutto il mondo. Ossia, devono gettare sulle spalle del popolo, il peso della crisi. E per questo è necessario avere il controllo assoluto di tutti i poteri della Repubblica: esecutivo, legislativo, giudiziario e mediatico.

Ora, spetterà alle forze popolari, nelle loro più differenti espressioni, nei partiti, nei movimenti popolari, nelle chiese, tra gli intellettuali, gli artisti e nei mezzi di comunicazione analizzare i propri errori, correggerli e continuare fermi, uniti per affrontare le prossime battaglie che saranno tanto importanti quanto la battaglia contro il golpe.

La battaglia del prossimo futuro sarà difendere i diritti sociali e dei lavoratori, di fronte alla valanga neoliberista che si diffonderà dal congresso, con l'eliminazione di tutti i diritti conquistati nell'ultimo secolo!

Poi, senza seguire un ordine cronologico, c'è la battaglia per la difesa delle risorse naturali che la borghesia vuole privatizzare, per recuperare il suo livello di accumulazione, come il petrolio del pre-sal, le terre, la biodiversità, i minerali, l'acqua ecc.

Avremo la battaglia per garantire le risorse pubbliche, le nostre tasse, perchè siano destinate alle necessità della popolazione, e quindi alla sanità (vogliono smontare il SUS), all'educazione, alle abitazioni popolari, alla riforma agraria.

Non possiamo tacere di fronte alle denunce dell'operazione Lava-Jato, che incriminano il vice-presidente impostore e vari ministri. Dobbiamo esigere la giusta punizione di questi dirigenti di PSDB, DEM, PP, e PMDB, che ora sono tranquilli, come se non avessero responsabilità e si nascondono dietro l'evidente persecuzione ai soli dirigenti del PT.

Dobbiamo rovesciare questo governo golpista. Non ha nessuna legittimità. Non è stato eletto dal popolo. Molti senatori, che lo hanno scelto, rispondono a processi di corruzione e di ogni tipo. Il programma che sta adottando, di attacco ai diritti del popolo, non è stato scelto nelle urne. Per questo FORA TEMER è una necessità per ricomporre il processo democratico brasiliano.

E la maggiore di tutte le battaglie: lotteremo per cambiamenti nel sistema politico del paese, con una riforma politica e dei mezzi di comunicazione che può realizzarsi solo attraverso un'assemblea nazionale costituente esclusiva. Tutte queste battaglie esigono lotte di massa e grandi mobilitazioni popolari. L'uscita più rapida che le strade possono conquistare è esigere la realizzazione di un plebiscito popolare, che restituisca al popolo il diritto di decidere, sul pré-sal, sulla anticipazione delle elezioni, sulla convocazione di un'assemblea costituente.

Molte lotte ci aspettano. Ai golpisti, resta solo lo scherno che il secchio dell'immondizia della storia gli ha riservato


LETTERA A DILMA DEL FRONTE BRASIL POPULAR DOPO LA CONSUMAZIONE DEL GOLPE

Compagna Presidenta
Dilma Rousseff

 

Prima di tutto, come si dice nelle strade, fora Temer!

La maggioranza dei senatori brasiliani ha moltiplicato l'inganno e la menzogna, approvando un golpe parlamentare contro la Costituzione, la sovranità popolare e la classe lavoratrice.

Le forze reazionarie, nell'interrompere il tuo legittimo mandato, compagna, hanno imposto un governo usurpatore, che non nasconde il suo profilo misogino e razzista.

Hanno calpestato il risultato elettorale, hanno condannato una donna innocente e consacrato la più grave retrocessione politica dal golpe militare del 1964.

Questa rottura dell'ordine democratico materializza i propositi antipatriottici e antipopolari delle elite economiche, impegnate nel privatizzare il pré-sal, le imprese statali e le banche pubbliche, oltre a vendere le nostre terre agli stranieri, compromettendo la produzione nazionale di alimenti e il controllo sulle acque.

I golpisti vogliono, tra le altre misure, ridurre gli investimenti nella sanità, nell'educazione e nelle abitazioni, eliminare i diritti del lavoratori, farla finita con il vincolo della pensione di base al salario minimo, sotterrare la riforma agraria e svuotare i programmi sociali.

L'agenda degli usurpatori lacera le garanzie della Costituzione del 1988 e si schiera contro le conquiste ottenute durante i governi del presidente Lula e il tuo,compagna, con il chiaro intento di favorire gli interessi delle oligarchie finanziarie, industriali, agrarie, mediatiche, aumentando i loro profitti con danno dei lavoratori e delle classi medie.

Durante gli ultimi mesi, al tuo lato, abbiamo resistito contro il golpe istituzionale in tutto il paese. Milioni di brasiliani e brasiliane hanno partecipato a manifestazioni e proteste, con uno sforzo unitario, per difendere la democrazia, i diritti popolari, la sovranità nazionale e il risultato delle urne.

La tua voce, compagna, nel discorso del 29 agosto di fronte ai giudici, ci rappresenta. Lì si è fatta udire, con dignità e audacia, la verità sul golpe in corso, la sua natura di classe e la sua minaccia al futuro della nazione, poichè gli usurpatori non nascondono la loro sottomissione ai centri imperialisti che cercano di distruggere la politica estera indipendente, costruita a partire dal 2003.

Oggi la resistenza è solo all'inizio. Nelle strade e nelle istituzioni. Nei luoghi di studio, lavoro e vita. Prima di quanto pensino gli usurpatori, il popolo brasiliano sarà capace di respingere i loro piani e riprendere il cammino dei grandi cambiamenti.

La nostra lotta contro il governo golpista e il suo programma di abolizione delle conquiste sarà implacabile. Cercheremo l'unità e la mobilitazione delle più vaste forze popolari, combattendo senza interruzione fino a che sconfiggeremo la coalizione antidemocratica che ha rotto con lo Stato di Diritto.

Siamo certi che tu, compagna Dilma, continuerai ad ispirare e a essere protagonista della resistenza contro il golpismo.

Dallo stesso lato della trincea e della storia, lotteremo fino alla vittoria di un Brasile democratico, giusto e sovrano.

Frente Brasil Popular
Brasília, 31 agosto 2016

 

 

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